(storietta 1) ”Hanno legittimato un intervento illegittimo, certo. Ma adesso dobbiamo appoggiare l’Onu nel suo nuovo compito in Iraq”. Lo afferma lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, commentando l’accordo raggiunto dal Palazzo di vetro giovedi’ scorso sulla risoluzione Usa (… e riformare l’ONU??, e questo fantomatico consiglio(ne) di sicurezza???)
(storietta 2) Con la caduta del regime di Saddam, e la notizia che gli Stati Uniti hanno concesso il controllo del fondo ‘non americano’ per la ricostruzione dell’Iraq ad un’agenzia mista Nazioni Unite/Banca mondiale, si sono riaccese le speranze degli investitori israeliani, da sempre esclusi da questo mercato a causa del boicottaggio dei loro prodotti. Un mercato, quello iracheno, che in condizioni di stabilita’, si stima potrebbe generare entrate da esportazioni per una somma che va dai 100 a 250 milioni di dollari annui e potrebbe, quindi, risollevare le disgraziate (????????) condizioni dell’economia di Tel Aviv soffocata (?????????) da 3 anni di Intifada (nei territori occupati, sono un poco di piu!!!).
(storietta 3)”Le cose in Iraq stanno migliorando, sia dal punto di vista politico che per quanto riguarda la sicurezza”. E’ una voce fuori dal coro quella di Dhia Aldabbass, rappresentante per Austria e Germania del Consiglio Supremo della Rivoluzione Islamica in Iraq (… e se lo dice Lui!!!)